lunedì 31 marzo 2014

I. L'Attivo

"Socio Attivo nr° 48TZ99, etichetta da P.G. 'Giancrodo', avanza di tre passi" - urlò il Probo Viro all'ingresso dell'Area Test.

Giancrodo tremò, ingoiò bile e cercò di ricacciare la caustica ondata di reflusso che gli trapassava lo sterno, mentre incerto avanzava lungo la passerella.
Erano Cicli che si preparava a quella giornata, erano anni che sognava quella Plot. 
Entrare nelle Plot amministrative era una delle massime aspirazioni di qualsiasi Attivo, posizioni elitarie ed ambite che garantivano un'importante renumerazione sociale in termini di Puc e prestigio.
Se avesse superato il Test, Giancrodo avrebbe potuto finalmente partecipare al Piano Programmatico per il suo Distretto, uno dei più decrepiti e abbandonati dell'intera Sede.

Giunse dinnanzi al banchetto di metallo arrugginito dell'accettazione, che insieme alla retrostante torre era formato dai rottami di una vecchia scenografia militare, risalente ai tempi dell'ultima Guerra Associativa.
Lì sedeva un grosso omone sudato dalla pelle unta indossante la divisa steampunk dei Probi Viri, secolari kapò agli ordini dello Staff Regolamento. Scrutava morbosamente Giancrodo con occhi porcini, rantolando respiri pesanti e catarrosi, tormentandosi con nonchalance gli spilloni neurali conficcati nel cranio.
Attorno e dietro di lui, a presidiare l'ingresso rugginoso alla torre, quattro grossi PNG dall'aria stanca stanziavano in posizione di riposo a presidiare il momento, vibrando solo leggermente quando gli sbuffi di vapore umorale sfiatavano dalle valvole craniche, gli scorcelloni puntati sulla lunga fila di Attivi in attesa del proprio turno.

"Socio Attivo nr° 48TZ99 presente e pronto per il test, signor Probo." - ed allungò il dito dentro l'elaborato pod organico pulsante che il Probo Viro gli porse. Sentì l'ormai famigliare dolore del pungiglione interno, vide il piccolo schermo collegato biomeccanicamente al pod  illuminarsi, la spia verde dell'identificazione. Il pod organico vibrò qualche secondo, le pustole dello strano oggetto mutoide spurgare un po' di schifessa giallognola, il Probo Viro grugnire facendogli cenno di avanzare.

Giancrodo superò le massiccie e tronfie figure dei due PNG, mentre le ante arrugginite della porta turriale stridevano fastidiosamente nell'aprirsi. Salì sulla piattaforma, aggrappandosi saldamente con le mani alla ringhiera scrostata, mentre un qualche oscuro meccanismo rombava cigolante e la pedana iniziava a salire verso l'alto. La salita durò alcuni minuti, accompagnata dal ronzante svolazzare di uno dei più antichi modelli di PNG controllori, un Cicciobello pk-99 consistente nella testa in putrefazione di un neonato sostenuta da motori a levitazione magnetica. Giancrodo cercò di incrociare gli occhi spenti e tumefatti di quell'obbrobrio, evitando ulteriori motivazioni di nervosismo.

La piattaforma si arrestò con un sobbalzo, il cancelletto si aprì su un corridoio illuminato da luci rossastre. La moquette che rivestiva il corridoio attutiva i pesanti passi di Giancrodo, che avanzava ciondolante semi-stordito dalla lisergica luminosità del luogo e dal pungente odore di urina e marcescenza che lo permeava. 
Altri due PNG sorvegliavano l'ingresso della sala-test, uno dei due lo spinse bruscamente all'interno col meccanico movimento di un braccio bolso e gonfio.
Entrò nel tanto agognato ambiente di selezione. Oltre a diversi PNG a semicerchio, nel salone erano presenti due Probi Viri di controllo, un paio di Passivi striscianti raggomitolati in un angolo insieme a stracci e secchi d'acqua sporca, ed una statuaria Amazzone con le mostrine dello Staff Regolamento, seduta dietro 
L'Attivo prima di lui aveva appena terminato, e come gli altri veniva riespulso dalla torre attraverso uno scivolo di servizio sulla sinistra.